Mara Sattei, Universo: la recensione del primo album della cantante romana, sorella di tha Supreme.
La carriera di Mara Sattei arriva alla prova del nove. Ex allieva di Amici, ma dimenticata dai più, la bionda cantante di Fiumicino si è ritagliata un posto importante all’interno della scena urban grazie a una serie di particolarissimi singoli lanciati negli scorsi anni, prima ancora di trasformarsi, suo malgrado, in un’invidiata ‘sorella di’. L’exploit del fratellino, tha Supreme, ha infatto finito per scavalcarla. E l’ha trasformata una sorta di veterana dell’urban italiano, un punto di riferimento per le nuove generazioni. Una situazione paradossale, visto che con Universo Mara è solo al primo album. Di tempo ce ne ha messo per racchiudere il suo mondto tanto variegato in un singolo disco. Che risponde perfettamente alle premesse: elegante e vacuo.
Mara Sattei, Universo: la recensione
C’era grandissima attesa per il debutto di Mara Sattei. Perché dopo una serie di singoli diventati un culto tra i fan serviva un lavoro più complesso e completo. E perché negli ultimi anni il suo nome è cresciuto ben più della sua produzione musicale. E non si può vivere per sempre di soli feat, seppur di prestigio.
Un debutto tanto atteso ha necessitato di un lavoro importante, preciso, dettagliato. Racchiudere un universo in una manciata di canzoni non è semplice. Per non sbagliare, Mara si è fatta ovviamente aiutare dal supremo fratellino, che di universi è un esperto. O anche di multiversi, nel suo caso.
Il risultato è una produzione che spinge molto sul lato più eclettico dell’artista romana, e ne mette in mostra i punti di forza: le tante sfaccettature della voce, ma anche la malinconia insita nel suo modo di cantare, sempre al limite tra il melodico, il rappato e il sussurrato. Lo stesso Supreme si concede anche un’apparizione vocale, con una strofa nella sperimentale ed estrema 0 rischi nel love, un brano danzereccio che nulla dà e molto toglie alle atmosfere soffuse e oniriche del disco.
Stranamente, sono poche le collaborazioni presenti, almeno per il tipo di personaggio rappresentato fin qui da Mara. Che evidentemente ha voluto mostrare di saper camminare anche sulle proprie gambe, al di là del fattore Supreme che le darà una bella spinta in termini di stream sulle piattaforme. Ci sono Tedua, Carl Brave e Gazzelle, tra i migliori rappresentanti del rap più indie e urban di questi anni. E poi c’è Giorgia, ispirazione e modello per Mara. Pochi ma buoni, come si suol dire.
Ma bastano gli ospiti a fare di Universo un bel debutto? La risposta non è scontata. Perché in questo lavoro si trovano tanti brani dal forte impatto emotivo, specialmente all’inizio e alla fine. Ma anche una serie di pezzi più deboli che distraggono, togliendo forza all’intero progetto e rendendolo quasi alla stregua di un qualunque disco partorito da un concorrente di X Factor. Un talent che, non a caso, l’ha vista negli ultimi anni coinvolta in varie occasioni. Insomma, forse si poteva fare di più, e meglio. Spingere sui contenuti, meno sulla produzione. Ma in fondo l’esordio è sempre complicato, specialmente quando bisogna fare i conti con una reputazione che ha superato la propria immagine. E forse il proprio talento.
Universo: la tracklist
1 – Universo Intro
2 – Blu intenso (feat. Tedua)
3 – Cicatrici
4 – Tetris (feat. Carl Brave)
5 – Ciò che non dici
6 – Tamigi
7 – Parentesi (feat. Giorgia)
8 – Shot
9 – Antartide
10 – 0 rischi nel love (feat. tha Supreme)
11 – Sabbie mobili
12 – Occhi stelle (feat. Gazzelle)
13 – Scusa
14 – Perle
Voto: 6.5
Di seguito l’audio di Parentesi: